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Thursday, May 17, 2018

Martha Medeiros - Lentamente Muore







Lentamente Muore” è una splendida poesia, forse la più bella pubblicata negli ultimi anni, scritta dalla giornalista e scrittrice brasiliana Martha Medeiros, e resa pubblica per la prima volta nel 2000 sul quotidiano Zero Hora di Porto Alegre, in Brasile. Si tratta di una vera ode alla vita, perché una vita non vissuta non fa altro che avvicinare l’uomo alla sua sconfitta, alla staticità, alla morte. Del resto, non è necessario che il cuore sia fermo per morire, si può morire ogni giorno se non si è complici e partecipi della propria vita, se tutto scorre nell’abitudine, se il tempo passa inesorabilmente e soprattutto, se non si è creativi verso la propria stessa vita.
La creatività è una dimensione spirituale che ci appartiene, è interiore a noi e attraverso di essa si accetta di vivere nella fragile provvisorietà del momento, si riesce ad apprezzare la vera arte, l’armonia, la bellezza e si scoprono cose sempre nuove andando oltre l’immutabile apparenza delle situazioni e degli avvenimenti. Ecco perché oggi voglio pubblicare questa meravigliosa poesia di Martha Medeiros, perché di fronte a questa ode alla vita non ci si può non soffermare, non si può non riflettere, e prendere atto sul fatto che.. “essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.”. Di seguito pubblico il testo della poesia (“A Morte Devagar” è il suo titolo originale):




Lentamente muore

“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.


Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle “i”piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi,quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo quando è infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita,di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,chi non si lascia aiutare chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienzaporterà al raggiungimento di una splendida felicità.



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